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Analisi Della Composizione Corporea Attraverso L’impedenziometria

È una metodica non invasiva che consente di analizzare la composizione corporea in pochi secondi grazie alla rilevazione dell'impedenza, ovvero della "resistenza"opposta dall'organismo al passaggio di una corrente elettrica alternata di bassa frequenza. La corrente viene veicolata da elettrodi in gel posti sulla mano e sul piede. 
L'impedenziometria si differenzia dalla tecnica plicometrica per la rapidità dell'indagine e per la possibilità di valutare l'acqua corporea altrimenti non indagabile. Le analisi plicometriche risultano elettive per la stima della densità corporea e della massa grassa; mentre quelle impedenziometriche per la stima dell'acqua corporea e della massa magra: due componenti che si completano vicendevolmente.

LA VALUTAZIONE IMPEDENZIOMETRICA
In ordine a una precisa sequenza metodologica l'analisi impedenziometrica consente le seguenti valutazioni:

Stato di idratazione - Stima dell'acqua corporea totale (TBW) e dell'acqua intra- ed extracellulare (ICW - ECW)

L'acqua corporea totale (TBW) rappresenta il 60-62 % del peso, nell'uomo di riferimento, e il 56-58% nella donna di riferimento. Essa è la componente principale della FFM. In condizioni fisiologiche la percentuale sulla FFM può oscillare dal 67.4% al 77.5% in funzione dell'età e dello stato nutrizionale. In condizioni patologiche, i valori percentuale possono oscillare al di fuori del range sopra indicato, segnalando disidratazione (stress fisico-ambientale) o all'opposto sovra-idratazione (edema, malattie infettive e malnutrizione calorico-proteica, ad esempio).

Il 60% circa dell'acqua totale è ripartita nello spazio intracellulare (ICW o Intra Cellular Water) e il restante 40% è extracellulare (ECW o Extra Cellular Water). L'ICW, essendo il costituente principale della cellula, è anche un indicatore della massa metabolicamente attiva dell'organismo (BCM). Le sue modificazioni intervengono nella regolazione del metabolismo cellulare e delle funzioni corporee. Con l'età si potrebbe assistere ad una fisiologica contrazione dello spazio intracellulare e a una reciproca espansione di quello extracellulare, significanti una ridotta attività metabolica. La contrazione di ICW al di fuori del range fisiologico è spesso riconducibile a uno stato di sofferenza cellulare, determinato da fattori osmotici o da squilibri elettrolitici in genere; mentre l'espansione di ICW può essere dovuta a un difetto di attività delle pompe ioniche di membrana come nella malnutrizione primitiva e nella cirrosi pre-ascitica. L'ECW comprende l'acqua interstiziale (14% del peso corporeo ), plasmatica (4%), linfatica (1%) e transcellulare (1%).Studi recenti hanno inoltre dimostrato che l'espansione dell'ECW si associa spesso a livelli elevati di FAT%.
Nella pratica BIA le variazioni nell'idratazione corporea vengono subito recepite attraverso la drastica diminuzione o il forte incremento dell'impedenza. La misura dello stato d'idratazione è utile nei controlli ravvicinati nel tempo, quando si vuole monitorare se la perdita peso sia addebitabile alla deplezione di acqua o di massa grassa. Un'ulteriore riprova della sensibilità della BIA nel monitoraggio dei fluidi corporei.
Alterazioni del rapporto ICW e ECW vengono correlate a quadri patologici. Un'espansione dello spazio extracellulare, ad esempio, viene usualmente associata a edema, squilibrio elettrolitico, dismetabolismo, patologia renale o, se di piccola entità, alla condizione di obesità; mentre rimane controverso che possa essere associato alla condizione di senescenza.

Massa Magra e Grassa - Stima della FFM (Fat Free mass, massa magra) e della FM (FAT mass)
La FM rappresenta la massa lipidica (trigliceridi) totale del corpo. Il compartimento del grasso corporeo, anidro, non contiene potassio ed ha una densità relativamente costante di 0.9 kg/L. E' determinata in kg e nell'uomo di riferimento costituisce circa il 15 % del peso corporeo.

La FFM (Fat-free Mass) rappresenta la massa ottenuta sottraendo dal peso il valore della FM. Essa rappresenta circa l'85% del peso corporeo, anatomicamente costituita da muscoli scheletrici (circa 40%), muscoli non scheletrici, tessuti magri e organi (circa il 35%), scheletro (circa il 10%). Chimicamente, la FFM risulta composta di proteine (PM, 19 - 20%), acqua (TBW, 73%) minerali (MM, 6%) e glicogeno (Gn, 1%) e la sua densità è 1.1 kg / L. Essa ha un contenuto di potassio pari a 68.1 mEq/Kg nei maschi mentre nelle femmine è circa il 10% in meno. Un attento e continuo controllo della FFM, permette di mirare alla conservazione dei costituenti essenziali per lo stato di salute dell'organismo, quali: proteine, acqua, glicogeno, minerale osseo. Conoscere quale componente del peso corporeo e della FFM si modifica in funzione della malattia, o della terapia, è essenziale ai fini della buona gestione clinica del paziente.

Attraverso equazioni specifiche per popolazione, si può stimare la componete magra e grassa del corpo, rispettivamente: FFM e FAT.
Una vasta libreria di equazioni specifiche per stato nutrizionale, per fascia di età e per condizioni fisiopatologiche permettono una quantificazione accurata delle due componenti. Giova ricordare che la misura della FFM è essenziale nella stima del fabbisogno energetico e, quindi, nell'elaborazione del regime dietetico individuale.

Fabbisogno Basale (Stima del MBR)
Ad ogni valore di FFM, espresso in kg, corrisponde il relativo metabolismo basale (BMR). Il calcolo del metabolismo basale, a partire dalla FFM, fornisce un parametro più vicino alle reali esigenze dell'organismo, in quanto fa riferimento alle componenti attive presenti nella FFM stessa. Si ricorda che il 60% della FFM è costituito dalla BCM, la massa metabolicamente attiva della FFM. Nel corso dei programmi per la perdita di peso, l'analisi delle variazioni della FFM e, di conseguenza, la modificazione del metabolismo basale, assume un ruolo importante per stabilire se il regime è moderatamente o troppo ipocalorico. Un bilancio energetico fortemente negativo, ad esempio, produce la perdita di massa magra e la riduzione del metabolismo basale con l'inevitabile fenomeno di adattamento metabolico. L'adattamento metabolico, che esprime un costo energetico più basso per le rallentate funzioni cellulari, è la naturale risposta dell'organismo di fronte a un bilancio negativo che non assicura il mantenimento delle componenti magre. Il soggetto con continue e forti oscillazioni di peso tenderà a conseguire un rapido adattamento metabolico, evidenziando due fenomeni: con un piccolo incremento nell'assunzione calorica acquisterà grasso, mentre con una forte riduzione dell'introito calorico perderà massa magra.


http://www.lanutrizione.it/html/cnt/it/analisi_composizione_corporea.asp